Arrivo all'alba a Los Antiguos, stanchi ma pieni di speranza di riuscire a spostarci in Cile e vedere le cappelle di marmo (Capillas de marmol). La strada non e' molta, sono solo 180 chilometri circa, ma ci sono molti passaggi: superare la doppia frontiera per raggiungere Chile Chico a pochi chilomeri da Los Antiguos; da li prendere un catamarano per Puerto Rio Tranquillo, dove trovare un barchino che ci porti a vedere le Capillas de marmol a pochi $.
Grandi aspettative, tutte disattese.
Allora arrivati a Los Antiguos con un'ora di ritardo, abbiamo un bus per Chile Chico dopo30 minuti, ci sentiamo comunque fortunati ma subito iniziano i pero'...
1) Il bus in realta' e' una navetta di 11 posti, quindi per salire dobbiamo aiutare l'autista a spostare tutti gli zaini sul tettino per poter aprire i posti extra dietro. Pietro fa il 'risveglio muscolare' arrampicandosi sul tettino del mini van e lanciando gli zaini.
2) Arriviamo alla prima frontiera per uscire dall'Argentina e non c'e' la luce! Non si puo' far nulla senza i computer.. pensavamo scherzassero, invece abbiamo dovuto aspettare nella navetta che tornasse l'elettricita'. Qui abbiamo avuto a che fare anche con un militare responsabile dell'ufficio molto antipatico (simile a Vito Catozzo), che ci voleva far attendere fuori al freddo mentre due (soli) impiegati controllavano le decine di persone gia in fila.
3) Arriviamo alla seconda dogana per entrare in Cile: prima c'e' da timbrare i passaporti poi scaricare gli zaini per passarli nello scanner, tra scendi e sali si perdono ore.
4) Finalmente raggiungiamo Chile Chico dove e' tutto chiuso. Nemmeno un bar aperto, questo Chile Chico si presenta come un paesetto desolato, freddo e triste persino di sabato mattina. L'ufficio informazioni al pubblico in quanto comunale e' chiuso, le agenzie di trasporti e viaggio anche se private dormono anche loro.
5) Cerchiamo un mezzo per andare a Puerto Rio Tranquillo, che sembra non esistere: avremmo potuto attraversare il lago ma il traghetto e' partito alle 9, mentre eravamo piantati alla prima dogana; cerchiamo di dare una mancetta a un pescatore che pero' rifiuta, sostenendo che potremmo affogare tutti se attraversassimo il lago con una barchetta cosi piccola. Nel frattempo siamo diventati 7, dalla serie l'unione fa la forza... cerchiamo qualcuno con un mini bus che ci porti tutti e sette, ma sembrano tutti occupati e quelli liberi ci sparano dei prezzi ridicoli.
6) C'e' da aggiungere che quasi tutte le persone a cui abbiamo chiesto informazioni avevano un atteggiamento scocciato ed antipatico. Tutto incorniciato da vento freddo e nuvole.
Prendiamo la situazione in pugno, rinunciamo alle capillas de marmol ed optiamo per un pranzo caldo. Entriamo in un posto senza pretese, come dice Pietro 'un bettolone', che pero' ci sfoggia uno spezzatino buono ma cosi buono che mi fa tornare indietro di anni quando andavo al casale dai miei nonni materni e facevo merenda con mezza frusta scrocchierella con lo spezzatino di nonna Iolanda (sempre stata una bimba d'appetito!).
Tempo che usciamo dalla trattoria abbiamo il sole di nuovo splendente.
Decidiamo di fare autostop per tornare a Los Antiguos, ma siamo senza speranza non si ferma nessuno.
Arriva la solita navetta, che pero' questa volta carica noi ed altri 4 in attesa e fa un giro per il paesetto per caricare altri 5 passeggeri, che si fanno tutti attendere. Io non dovrei lamentarmi sul ritardo degli altri, ma una signora non era pronta ha chiesto di passarla a prendere per ultima e quando siamo tornati era andata a fare un fotocopia. Ma che davvero?
Rifacciamo la trafila delle dogane e mentre stiamo in fila a quella cilena, proiettano un documentario su la cattedrale di marmo. Proprio dove dovevamo andare.
Dicono che bisogna interpretare i segni che ci arrivano e che nulla accade per caso. Sinceramente non so quale sia il messaggio qui, ma ho desiderio di una doccia calda e di dormire.
PS: Noi dovevamo andare qui:
20 Dicembre: unlucky day!
We arrived at dawn to Los Antiguos, tired but full of hopes to reach Chile Chico and to visit the Chapels of marmol (Capillas de marmol). The road is not much, it is only 180 km more or less, but there are several passages: crossing the double custom to go to Chile Chico a few km from Los Antiguos; from there, catching a ferry to Puerto Rio Tranquillo, where to find a little boat that would take us to the Capillas de marmol for few $.
Great expectations, no even one was met.
So we arrived to Los Antiguos with 1 hour delay, but we found a bus to Chile Chico after 30 mins, we felt still lucky. Here it was when the 'but' came...
1) The bus in reality was a small shuttle bus with only 11 sites, so we needed to help the driver to move the backpacks on the roof to open two extra back sites. Pietro was on duty, climbing the roof of the mini van and throwing down the backpacks.
2) We arrived the first custom to leave Argentina and there was not light! They could not operate without PCs... We thought they were joking, but we ended up waiting in the bus for the electricity to come back! We dealt with a nasty army immigration' officer, who kicked us out to the cold weather, while two (only) officers were processing the people already queuing.
3) At the second custom to enter Chile, we needed, firstly, to stamp our passports, then to get our bags for scanning in the x-ray: between downloading and uploading the van, the time blown away.
4) Finally we reached Chile Chico, where everything was closed. No even a little coffee shop was opened; this Chile Chico provided a desolated, cold and sad picture of itself– even on Saturday morning. The info office was closed as belonging to the council; the travel and transport agencies, even if private, were asleep too.
5) We looked for a way to go to Puerto Rio Tranquillo, but it seemed impossible: we could have crossed the lake but the ferry left at 9am, while we were still stuck at the first custom; we tried to give a little tip to a fisherman, who refused, saying that we could have drawn if we would cross the lake with his little boat. In the mean time, we became 7, as the more the merrier… we looked for someone with a private vehicle that could take us all to the other side, but it seemed they were all busy and the free ones asked for outrageous prices.
6) We need to add that almost all people, to whom we asked information had an annoying and unpleasant attitude. All framed by cold wind and clouds.
We decided to take the bull by the horns, giving up on the Capillas de marmol and opting for a hot meal. We found a really simple and folkloric place, as Pietro says 'a big dive', which however provided a yummy beef stew. It was so good that it took me years back when I used to go to my grandparents' house in the country and had my nonna Iolanda's stew with crispy bread as avo snack (always been a food lover!)
When we left the Chilean trattoria, we had the sun back, shining in the sky.
We decided to hitch-hiking to come back to Los Antiguos, but we were hopeless: none stopped.
Then the usual shutter bus arrived, but this time picked up us plus the other 4 people waiting and it went around the village to collect other 5 passengers. All of them made us waiting. I should not complain about someone else' delay, but there was a lady that was not ready when we arrived, so she asked to be the last passenger to be collected, but when we went back she wasn't there: she went to the shop for a photocopy. Are you kidding?
We re-did the game from the beginning: both customs. While we were queuing at the Chilean custom, they were projecting a documentary on the Capillas de marmol - exactly the place where we wanted to go.
They say that you should read the signs that come to us and that nothing happens by chance. To be honest I don't know which is the message here; in that moment I was just dreaming about a hot shower and some sleep.
PS: We wanted to go here: