Siamo partiti da Puerto Montt verso Pargue per imbarcarci su di un traghetto che porta ad Ancud, cittadina nel nord dell'isola di Chiloe'. Il traghetto ha impiegato una mezz'oretta scarsa, passata al sole come della lucertole. Il trasbordo e' facilissimo ci si imbarca e una volta a bordo si paga agli omini.
Appena arrivati ad Ancud abbiamo optato per una passeggiata rapida per vedere la cittadina e per rifornirci al supermercato; mentre Pietro ha deciso di dare un'occhiata al centro visitatori dove vengono spiegate le tecniche di costruzione e l'architettura delle chiese senza chiodi, dichiarate Patrimonio Mondiale dell'Umanita' dall'UNESCO.
Noi nel frattempo abbiamo comprato un bel pranzetto a base di pane fresco, formaggio puzzone, tonno, pomodori e avocado.
Da oggi in poi questo e' stato il pranzo-tipo della vacanza, e rigorosamente consumato all'aria aperta improvvisando dei gustosi picnic caserecci.
La giornata prometteva benissimo e infatti ci siamo diretti a Puñihuil dove c'era un monumento naturale che consisteva in una lunga spiaggia con davanti delle isolette molto verdi che nascondono una pinguinera famosa. E proprio qui ci siamo pappati il nostro primo bel picnic innaffiando il tutto con vino rosso 🙂
Nel pomeriggio ci siamo rimessi in macchina per raggiungere Cepu, dove ci sono tre fiumi che affluiscono in uno, i quali hanno sommerso la foresta con le loro acqua. Noi abbiamo visto i tre fiumi convergere in una gran distesa d'acqua, qualche zeppo uscire in superficie, una foresta morta intorno e tanta ma tanta polvere. Infatti la gran parte delle strade dell'isola non e' asfaltata.
La nostra base per queste due notti a Chiloe' e' stata Castro, la capitale dell'isola. Qui oltre ed esserci una tra le chiese patrimonio mondiale, ci sono anche le palafitte, tante casine colorate piazzate su tronchi di legno.
Noi abbiamo scelto, vinti dalla stanchezza, una casa vicino a una delle zone piu popolari e famose per le palafitte. Questa casa da ora in poi verra' chiamata la casa dei mostri! Abbiamo cercato di dimenticare gran parte di quelle due notti, e' rimasto solo il ricordo della colazione con il pane fresco e gustoso fatto in casa dalla signora che ci ha ospitati. Il resto abbiamo deciso che non conta.
Il secondo giorno credo sia stato il migliore. Il tempo ci ha graziati e inondati di sole, in questa terra rinomata per le forti e frequenti piogge. In questa giornata abbiamo deciso di visitare una delle isole piu grandi davanti a Castro, Curaco de Velez. Qui abbiamo goduto di altri paesaggi molto rassicuranti tra mare, verde e sole. Una giornata di relax tra le chiese di Achao, Macao e Quinchao, dove abbiamo mangiato sulla spiaggia.
L'ultimo giorno su quest'isola e' trascorso velocemente tra la visita a tre paesini e la preoccupazione per la notte.
I paesini erano Tenaun, San Juan, e Chonchi: simili tra loro nella struttura e caratteristiche (case di pescatori, vicinanza al il mare, e presenza di una chiesa).
Mentre la preoccupazione per la notte era dovuta al piano infausto di dormire in macchina: visto che avevamo il traghetto da Quellon alle 7 di mattina e il dovere di presentarsi due ore prima dell'imbarco, abbiamo deciso di risparmiare i soldi dell'albergo.
E cosi abbiamo fatto, l'ommini davanti e le donzelle sdraiate dietro. In realta' non si e' dormito un granche' nessuno, ma eravamo stranamente puntuali per il traghetto.
Three days in Chiloe'
We left from Puerto Montt to Pargue to embark on a ferry that takes you to Ancud, a town in the north of the island of Chiloe'. The ferry took about half an hour, that we spent under the sun like lizards. Transhipment was easy and once we embarked on board, we paid the fee to little men.
As soon as we arrived to Ancud, we opted for a quick walk to see the town and to stock up at the supermarket; while Peter decided to take a look at the visitor center where the techniques of construction and architecture of the churches without nails, declared a World Heritage by UNESCO, were explained.
In the meantime, we bought a nice lunch, which consisted in fresh bread, stinky cheese, tuna, tomatoes and avocado.
From now on this was our lunch of the holiday, and strictly consumed outdoor improvising tasty homemade picnic.
That day was promising and we headed to Puñihuil. Here there was a natural monument, which consisted of a long beach with very green islands at the front and penguins. Right here we guzzled our first nice picnic, washed down with red wine 🙂
In the afternoon we got back into the car to reach Cepu, where there are three rivers that flow into one and have flooded the forest with their water. We have seen the three rivers converge in a large expanse of water, some chock out on the surface, a dead forest around and a lot of dust. In fact most of the island's roads are not paved.
Our basis for these two nights in Chiloe was Castro, the island's capital. Over here there are one of the churches world heritage and also the stilts (palafitos), many colorful little houses placed on wooden logs. We choose, overcome by fatigue, a house near one of the most popular and famous stilts area. This house from now on will be called the 'house of the monsters'!
We tried to forget about those two nights, and to keep only the memory of breakfast with fresh bread homemade by the lady who hosted us. The rest, we decided, it does not count.
The second day I think it was the best.
Time has pardoned and flooded with sunlight, in this land known for its strong and frequent rains. On this day we decided to visit one of the biggest islands in front of Castro, Curaco de Velez. Here we enjoyed very reassuring landscapes of sea, greenery and sun. A day of relaxation between the churches of Achao, Macao and Quinchao, where we ate on the beach.
Last day on this island passed quickly through the visit to three villages and the concern for the night.
The villages were Tenaun, San Juan and Chonchi: similar to each other in the structure and characteristics (fishermen's houses, proximity to the water and the presence of a church).
While the concern for the night was due to the ominous plan to sleep in the car: as we had the ferry from Quellon at 7 am and the duty to show up two hours before boarding we decided to save the money of the hotel.
And so we did, the men at the front and the ladies lying at the back. In reality, none slept much, but we were strangely on time for the ferry.