Il Salar di Uyuni originariamente un lago di acqua che e' cresciuto e continua a crescere per la presenza di sale. Ora misura 140m di profondità e 12.000km2 di estensione. In questo periodo dell'anno c'è un filo di acqua che copre il sale, il risultato e' l'effetto a specchio. La salita con la Jeep sul lago inizialmente fa impressione sembra davvero si guidare sull'acqua.
La sveglia presto e il freddo sono passati in secondo piano dopo lo spettacolo del Salar. Ne e' valsa le pena, siamo tutti contenti e impazziti per lo scatto perfetto.
La colazione e' prevista all'interno del museo salato nel centro del lago, una costruzione turistica che non ospita nessuno in quanto inquinante. Willber ci organizza una super colazione abbiamo anche un ciambellone e la cioccolata. E' una bella sensazione stare al caldo dentro con i raggi del sole che filtrano dalle finestre mentre fuori c'è u bel freschetto pungente. Tra marmellata e dulce de leche, ci deliziamo in un confronto sulla politica di Cile, Bolivia, Brasile e ovviamente Australia e Italia. Non si sa chi sta peggio!
Scopriamo che in Cile la Presidenta non può nominare amici o parenti come impiegati nel suo entourage lavorativo. E' una legge!
Scorrazziamo per un paio d'ore sul Salar per la gioia di Roberta e Hilton che si uniscono ad un gruppo di giapponesi per fare delle foto strane, in risultato e' divertente.
Tappa per il pranzo a Cohiani tra mercatino e costruzioni di sale.
La giornata e' praticamente finita, quello che dovevamo fare l'abbiamo fatto. Nel pomeriggio ci aspetta il viaggio di ritorno per avvicinarci il più possibile alla frontiera. 
Partendo da Uyuni, attraversiamo micro paesini come Vila Vila. Culpina K, di soli 350 abitanti che vivono di allevamento di llama e coltivazione di quinoa, Vila Alota fino ad arrivare a Villa Mar (nome buffo visto che di mar in Bolivia c'è poco). Durante il tratto finale per il rifugio troviamo grandine, neve e pioggia torrenziale; Willber e' riuscito a gestire il maltempo da eroe arrivando a quota 15 ore di guida. Abbiamo dovuto guadare fiumi creati dall'abbondante pioggia, fango scivoloso e nebbia. Un gruppo partito solo 20 minuti dopo di noi e' arrivato a mezzanotte.
Siamo un po' provati, tempo per la cena e di corsa a letto. La doccia calda c'era ma si deve uscire sotto la pioggia e siamo tutti cosi stanchi che nessuno ci ha pensato. Domani mattina
partenza di nuovo alle 5 per la frontiera sperando non ci sia gelo o neve a bloccare il passaggio per San Pedro.
Morale del viaggio:
questo e' stato uno trai viaggio piu' belli che abbiamo mai fatto!
Salar de Uyuni - Bolivia 3 day
Alarm set at 4e30 to leave at 5 am, our goal was the sunrise over the Salar.
We made it!
The Salar of Uyuni originally was a lake of water which grown and continues to grow for the presence of salt. Now it measures 140 m depth and 12.000 km2 extension. This time of the year there is water covering the salt underneath, the result is the mirror effect.
The drive with the Jeep on the lake initially looked really impressive and scary as it seemed to be on water – Jesus style!
The early alarm clock and the cold passed to the background after the scenery of the Salar. The effort was worth it as we were all happy to enjoy the landscape and we all got crazy for the perfect shot.
Breakfast was served in the Salt Lake hotel-museum, a building that did not host any tourist because of danger of pollution. Willber organised a super breakfast: we had a breaky cake and chocolate. It was a good feeling to stay warm inside with sunlight filtering through the windows, while out there it was a chilly pungent temperature. Among jam and dulce de leche, we enjoyed an interesting discussion about politics of Chile, Bolivia, Brazil and of course Australia and Italy. (Not sure which country is worse!)
We found out that in Chile the Presidenta cannot nominate friends or relatives as employees working in his entourage. This is a law!
We were on the Salar for a couple of hours with great delight of Roberta and Hilton who joined a group of Japanese people to take pictures.. the result was quite funny.
Following stop was for lunch in Cohiani between market and construction in salt.
The day was pretty much over, we did what we needed to do!
In the afternoon, we made our way back to get as close as possible the Bolivian frontier. Starting from Uyuni, we crossed micro-villages such as Vila Vila. Culpina K, of only 350 inhabitants living off llama breeding and cultivation of quinoa, Vila Alota and Villa Mar (funny name as no Mar in Bolivia!).
During the final stretch to the refuge we found hail, snow and torrential rain; Willber managed and handled the bad weather like a hero, reaching 15 hours driving for the day. We had to wade rivers created by the abundant rain, slippery mud and fog.
Another group which left only 20 minutes after us, arrived at midnight, 4 hours later.
We were a bit tired, so just the time for dinner and we raced into bed. The shower was hot, but we had to go out in the rain so none has thought of having one.
Tomorrow morning we need to start again at 5am to drive to the border between Bolivia and Chile, hoping there won't be frost or snow to block the passage to San Pedro.
Morale of the trip:
It was one of the best trip we have done in our life!